Sai quanti scorrono la seconda pagina sul motore di ricerca? Nessuno. Sono stata troppo diretta? Mi spiego meglio. Certamente ti capiterà più volte al giorno di fare una ricerca su Google. Quanto spesso ti è capitato di non trovare la risposta giusta nella prima pagina dei risultati e di doverla cercare quindi nelle seguenti? Probabilmente pochissime.
Questo è il risultato della potenza di Google e in genere dei motori di ricerca. L’algoritmo è talmente efficiente da selezionare con estrema precisione esattamente i risultati che ti servono.
Ne consegue che per essere nella prima pagina dei risultati devi rispondere alle domande dei tuoi potenziali utenti. Lettura del pensiero? Preveggenza? Niente di tutto questo. La soluzione è decisamente più prosaica: per avere visibilità sui motori di ricerca devi fare SEO.
Cosa fare però, se mancano il tempo o le competenze in ambito SEO, per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca del sito web? È a quel punto che fa la sua comparsa un personaggio mitologico dai poteri straordinari: il Consulente SEO.
Chi è e cosa fa un consulente SEO?
Il Consulente SEO è un professionista che di mestiere fa in modo che ad una query digitata dall’utente sul motore di ricerca il tuo sito web appaia tra i primi risultati della SERP. Sarà lui che analizzerà il tuo sito web e implementerà tutte le modifiche necessarie per migliorarne il posizionamento, attraverso tecniche e strategie che eleveranno il page rank su Google.
L’obiettivo finale è quello di aumentare il traffico verso il tuo sito Web, ma anche di aumentarne la qualità utilizzando parole chiave e argomenti che migliorano l’esperienza dell’utente, intercettano quelli realmente interessati al tuo business e soddisfano le linee guida dei motori di ricerca.
Una prima fondamentale competenza di un buon consulente SEO sta nel comprendere l’esigenza del cliente. Solo partendo da questa premessa sarà possibile attuare una strategia SEO che permetta l’effettivo raggiungimento degli obiettivi. Queste sono le domande fondamentali che deve porsi un buon consulente SEO prima di iniziare la sua attività operativa:
- Quali sono gli obiettivi del cliente? Raggiungere una posizione più competitiva nel suo settore, posizionare il brand, modificare la percezione?
- Qual è la situazione attuale? L’analisi iniziale, o SEO Audit, permettere di esaminare la situazione di partenza e risolvere le problematiche del sito web.
Una volta appurato da dove si parte e dove si vuole arrivare, inizia la fase operativa cioè l’applicazione della vera e propria strategia SEO con:
- Diagnosi e risoluzione dei problemi tecnici
- Ottimizzazione tramite SEO on-page, off-page e off-site
- Ricerca e implementazione delle keyword principali, secondarie e a coda lunga
- Ottimizzazione della User Experience
- Studio di una strategia di SEO copywriting e di Link Building
- Monitoraggio e misurazione dei KPI fondamentali per valutare l’efficacia della strategia
Lavorare per e con il cliente: la filosofia WpSEO
Partiamo da una premessa: non esiste una ricetta definitiva valida per qualsiasi cliente, perché non tutti hanno gli stessi obiettivi. Un progetto di consulenza SEO ha per noi diversi step.
- Comprendere il cliente e capire come lavora. È fondamentale capire quale sia la sua “catena di montaggio”, per individuare dove ci sono criticità o in generale per capire dove il lavoro sul web potrebbe andare ad impattare, così da prevenire e farsi trovare preparati.
- Audit SEO. Una volta che abbiamo il polso del cliente, predisponiamo un Audit dove studiamo sia il suo sito dal punto di vista tecnico e semantico, sia i competitor e il mercato in generale per comprendere che numeri ci sono, cosa cercano i potenziali clienti, che domande pongono a Google, quali sono le loro titubanze, così da poter costruire una strategia che calzi perfettamente con il nostro cliente da una parte e con il suo cliente-tipo dall’altra.
- Confronto con il cliente e pianificazione delle attività. Un nuovo confronto con il cliente ci permette di affinare la strategia e partire con le attività.
- Interventi correttivi e migliorativi e monitoraggio costante con il cliente. Una volta effettuati gli interventi di correzione e migliorativi sul sito abbiamo una consulenza mensile dove gestiamo il Blog, monitoriamo il sito a livello SEO, monitoriamo i competitor e mettiamo in atto tutte le attività finalizzate a preservare i posizionamenti e a migliorarne e acquisirne di nuovi.
- Reportistica. Alla fine di ogni mese, cosa importantissima, produciamo un report delle attività svolte che viene inviato al cliente, comprensivo di nostre valutazioni e considerazioni così da essere allineati.
Background e attività del SEO: tecnica e semantica
Esiste un aspetto molto importante dell’attività di un consulente SEO che non si tiene mai in sufficiente considerazione. Si tratta di tutta la sua preparazione tecnica e umanistica, che permette di sfruttare le potenzialità di SEO tecnica e semantica, due facce della stessa medaglia, ugualmente importanti.
Come abbiamo accennato in un altro articolo, la SEO si divide in due importanti rami.
La SEO tecnica comprende tutte le attività legate all’aspetto “informatico” della SEO (codice sorgente, velocità del sito web, URL, reindirizzamenti, dati strutturati, etc.) e necessità di competenze altamente specializzate in ambito tecnico appunto.
La SEO semantica è l’insieme delle attività SEO che vanno ad analizzare e adattare i testi del sito sul piano semiotico. Questo aspetto si concentra sul significato e valore delle parole e le competenze specifiche comprendono una vasta preparazione umanistica che permetta di armonizzare i testi, sia in funzione degli utenti che del crawler di Google. Con l’avvento del web semantico, i motori di ricerca sono in grado di comprendere i testi e i significati dietro le ricerche digitate dagli utenti. È dalla fusione di semiotica e informatica, quindi, che si è avuto questo sviluppo dei motori di ricerca che ha portato a coniare il termine Motori di Ricerca Semantici.
Seo Semantica e Seo Tecnica, con l’arrivo del Web Semantico, sono entrate in contatto e questi due mondi, una volta ermetici e distanti, ora sfruttano ciascuno le potenzialità dell’altro!
Un Consulente SEO non può e non deve stare da “una sola parte”. Anzi, come cerco sempre di sottolineare durante le Consulenze e i Corsi, deve essere mosso da quella curiosità che lo porta a studiare, a sperimentare, e, se è bravo, a intuire verso quale direzione evolverà il Motore di Ricerca.
Non si può più pensare di indicizzare un contenuto solo con i tecnicismi, i backlink, l’autorevolezza, oppure solo con testi studiati secondo le basi del linguaggio, delle parole e dei contesti. Sono due facce della stessa medaglia e pensare di compensare le lacune di un lato, con la perfezione dall’altro, può dare risultati, ma non è abbastanza!
I fattori che regolano SEO Semantica e SEO Tecnica vanno analizzati, studiati e armonizzati tra di loro affinché quello che le parole dicono all’umano vengano comprese, con lo stesso significato e intento, anche dal Motore di Ricerca semantico.
Quel confine che rappresentava la “zona di comfort” per ciascun bravo esperto SEO o esperto di Semantica, ora è stato abbattuto e, negarlo, è un limite che tutti noi professionisti dobbiamo comprendere e superare per approcciarci a tutto quello che il presente e, soprattutto, il futuro ci riserverà dal punto di vista dell’evoluzione dei Motori di Ricerca.
Essere consulenti SEO significa essere curiosi: Paolo Dolci
Come scegliere un’azienda che si occupa di consulenza SEO tra le tante che ti si propongono?
- Con un atteggiamento pragmatico in prima battuta: è importante vagliare l’esperienza e i risultati raggiunti con gli altri clienti.
- Con l’obiettivo di lavorare bene come plus: accordi di vedute e buon feeling lavorativo.
Quindi di chi parliamo quando parliamo di WpSEO? Di una realtà fatta di persone che vivono la SEO e i progetti nello stesso modo del suo fondatore: Paolo Dolci. Quindi è di lui, che non ama parlare di sé, che voglio raccontarvi.
L’esperienza tecnica
Nato con le mani pronte a digitare sulla tastiera, ha l’innata curiosità di chi non si dà pace finché non comprende esattamente il funzionamento di un oggetto o di un processo e non ne migliora le performance. Niente di strano quindi che già a 17 anni tenesse dei corsi e che si interessasse all’ambito dell’hacking e della sicurezza informatica.
Prima di arrivare a fondare WpSEO ha fatto la gavetta come programmatore SAP, PHP e MySQL in grandi aziende, ha lavorato nell’IT di Volvo Auto Italia, del Policlinico di Modena e da CRIF (Centrale Rischi Bancari), fino ad arrivare ad Aruba.it a ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico 2° Livello Linux.
La consulenza SEO come nuova frontiera: 3 aspetti stimolanti
Paolo non ama la comfort zone. Lo annoia. Troppo curioso di capire come funzionano le cose per fermarsi. Il ruolo di Consulente SEO è per lui l’ideale compromesso delle varie sfaccettature del suo background. 3 sono gli aspetti che stimolano il suo interesse nel mondo SEO.
- L’hacking inteso come osservazione di un dispositivo nella sua ordinaria funzionalità per trovare il modo di alterarla, condizionarla. Il percorso classico dell’hacker è: mi trovo una porta chiusa perché non vogliono che venga aperta – io voglio aprirla – trovo il modo di aprirla. Questo percorso è importante anche nella SEO: osservare Google, una macchina chiusa senza manuale d’istruzioni – cercare di capire come ragiona e come condizionarla per far salire il sito.
- Programmazione. La SEO ha un aspetto tecnico imprescindibile e quindi la programmazione, il conoscere come si configura un Web Server e come funziona, sono tutti aspetti che rimangono e continuano ad avere il loro peso.
- La curiosità è alla base di un buon consulente. Stiamo parlando di un “lavoro” che non ha canoni predeterminati o fissi. Oggi fare SEO può significare fare determinate attività, domani potrebbero cambiare i paradigmi e si dovrà riprendere a studiare, osservare, sperimentare, etc.
La mia filosofia? Curiosità, osserva tanto e metti in discussione. In questa disciplina non c’è un manuale di istruzioni, serve tanta esperienza e tanto tempo passato a sperimentare per arrivare, a volte, ad avere quelle intuizioni/deduzioni che possono realmente fare la differenza e dare quel vantaggio competitivo.
Essere curiosi è anche alla base del saper formare altri professionisti. Saper formare è un modo per continuare a formarsi e mantenersi aggiornati. E di formazione, come docente, Paolo ne fa parecchia. Ha formato diversi ragazzi in vari corsi ad personam, pubblici (Webenger 2015) o in azienda presso i clienti. Partecipa ogni volta che può a webinar di Digital Marketing e SEO.
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