Tempo fa avevamo parlato in un articolo degli strumenti di Google indispensabili per ogni Consulente SEO. Tuttavia, esiste un universo di tool dei quali è ormai impossibile fare a meno: sono utilissimi per analizzare il settore di nostro interesse, le ricerche degli utenti, i contenuti e i siti dei nostri clienti.
Alcuni di questi sono gratuiti, altri prevedono un upgrade a pagamento per poter usufruire di tutte le funzionalità. In questo articolo vi elenchiamo quelli che usiamo più spesso in WpSEO.
Tool per l’Analisi Keyword
Un aspetto che non è possibile mettere da parte nella SEO è un’approfondita Keyword Research, sebbene le ultime avvisaglie di Google sul nuovo aggiornamento Bert ci facciano pensare che bisognerà cambiare completamente il modo di intendere semantica e sintassi.
Grazie ad una analisi delle parole chiave si può comprendere in che modo un prodotto, un servizio o un topic sono cercati dagli utenti su Google e, di conseguenza, orientare la SEO di un sito scegliendo la strategia più idonea.
Ad esempio, se il tuo cliente vende Riscaldatori da Esterno, grazie ad una Keyword Research ti renderai presto conto che non ha senso ottimizzare il sito solo per quella chiave perché gli utenti cercano principalmente il prodotto con un sinonimo di uso più comune: stufa.
Scopriamo gli strumenti ideali per analizzare le parole chiave:
SEMrush
SEMrush è la suite più “anziana” per l’analisi keyword: tra i suoi punti di forza troviamo sicuramente la possibilità di effettuare ricerche in più Stati, aspetto utilissimo nel caso in cui il nostro cliente abbia bisogno di posizionarsi su mercati esteri.
Tra le opzioni più utili troviamo:
- Analisi del dominio: una ricerca di questo tipo ci fornisce il traffico di ricerca organico, i backlink, le keyword per le quali il sito è posizionato (anche organizzate per paese) e i principali competitor;
- Analisi Keyword: ci restituisce il volume di ricerca della chiave, keyword correlate e corrispondenza a frase.
Molto valido è il Keyword Magic Tool, che, dopo aver inserito la chiave di nostro interesse, raggruppa per topic i vari risultati, così da escludere quelli che non ci interessano.
Inoltre, SEMrush offre la possibilità di salvare i propri progetti, così da monitorarli costantemente.
SEOZoom
SEOZoom è la prima suite interamente italiana per l’analisi keyword. Così come SEMrush, consente di analizzare approfonditamente domini e parole chiave. Ha al suo interno delle features particolarmente degne di nota:
- Dominio vs. Dominio/Url vs. Url: consente di confrontare contemporaneamente i posizionamenti di siti/pagine differenti ed è comodissimo per avere un riscontro immediato della propria condizione rispetto ai competitor.
- Time Machine: è la feature ideale in caso di variazioni importanti di volume o di keyword. Basta inserire il sito di interesse e inizio e fine del periodo che si vuole analizzare. In pochi minuti avremo a disposizione un report con le chiavi e le pagine che hanno perso o guadagnato traffico e posizionamenti.
- Le tue Keyword Research: perfetto per salvare le proprie analisi, consente di raggruppare le chiavi per topic e avere una visione completa del loro andamento negli ultimi 12 mesi.
Ubersuggest
Ubersuggest è un tool online totalmente gratuito creato dall’italiano Alessandro Martin e poi acquistato da Neil Patel, giovane marketer che ha lavorato con Amazon, Google e Microsoft.
Il suo strumento suggerisce le parole chiave correlate e fornisce un’analisi sommaria del dominio, oltre che idee per realizzare dei contenuti. È un’ottima alternativa a strumenti come SEOZoom e SEMrush, qualora non si abbia intenzione di acquistare un piano completo.
Tool per i Topic
Come ben sappiamo, una parte fondamentale della SEO è la creazione di contenuti che aiutino il sito a posizionarsi per le chiavi di nostro interesse.
Oltre all’ottimizzazione necessaria per far sì che il testo piaccia ai Motori di Ricerca, è importante che anche coinvolgere gli utenti: parlare di un argomento che non interessa a nessuno non poterà visite al vostro sito. È necessario quindi individuare i topic più cliccati e cercati, ma spesso non è facile né scoprirli, né differenziarli tra loro o rispetto a quelli dei competitor.
Per curare un piano editoriale a lungo termine è indispensabile non solo una buona conoscenza dell’argomento, ma anche una spiccata creatività. È inevitabile, dopo aver sviscerato un topic in tutte le sue forme, che anche il più fantasioso dei Content rimanga a corto di idee.
Fortunatamente esistono dei tool che ci aiutano a superare questi vicoli ciechi.
Answer the Public
Come suggerisce il nome stesso, Answer the Public fornisce una panoramica sulle ricerche più effettuate dagli utenti su un determinato topic, basandosi sui Suggest di Google e Bing.
Analizzando un argomento in tutte le sue sfaccettature e in tutte le perifrasi, abbiamo la possibilità di scrivere testi sempre diversi che rispondano alle domande del pubblico e che, allo stesso tempo, si posizionino per chiavi long tail.
Unica nota negativa: se fino a qualche tempo fa era possibile fare tutte le ricerche che volevi gratuitamente, da qualche tempo si deve sottoscrivere un abbonamento Pro per avere totale libertà di utilizzo.
Exploding Topics
Chiunque si occupi di Content Strategy, sa quanto sia difficile trovare sempre nuovi spunti per dei contenuti. Quindi, se da un lato guardiamo ai primi risultati in SERP per trarre spunto su cosa funziona e cosa no, dall’altro è anche importante essere tra i primi a parlare di un determinato argomento per poter essere considerati autorevoli da Google.
In questo ci dà una mano Exploding Topics che, basandosi su milioni di ricerche, è in grado di individuare gli argomenti già “battuti” e sui quali potrebbe essere difficile competere, e quelli emergenti sui quali, invece, ci sono buone possibilità di posizionamento.
Altro aspetto da non sottovalutare: è un tool totalmente gratuito!
Copyscape
Tutti sappiamo quanto Google si “arrabbi” quando un contenuto risulta duplicato. Un bravo professionista è sempre attento a creare testi originali, ma cosa accade quando a scrivere gli articoli sono delle redazioni esterne? Alcune piattaforme di copywriting come Great Content provvedono direttamente al controllo dell’originalità, ma come fare quando il check non è compreso?
Fortunatamente Copyscape ci viene in soccorso. È sufficiente inserire l’url del contenuto che vogliamo verificare e il tool indicherà gli eventuali siti che presentano lo stesso testo. Nella versione Free vengono elencati solo i primi 10 url, invece quella Premium fornisce tutti i risultati sul web.
Analisi Backlink: Majestic SEO
La SEO non è fatta solo di ottimizzazioni tecniche del sito e dei contenuti. È nota a tutti l’importanza della Link Building. Costruire un profilo backlink di valore contribuisce a dare autorevolezza al sito, che riceve la cosiddetta link juice dai siti che lo linkano.
Tuttavia i link spam sono sempre in agguato: bisogna controllare periodicamente il profilo backlink e procedere con un eventuale disavow.
Il nostro strumento preferito per farlo è Majestic SEO: basta inserire il dominio del sito o l’url della pagina che ci interessa per ottenere Trust Flow, Citation Flow e backlink. Majestic ha un grande pro: per ogni backlink fornisce TF e CF sia della singola pagina che ci linka, che dell’intero dominio, oltre all’anchor text.
Tool per il Crawling: Screaming Frog
Crediamo che il primo step di una buona Consulenza SEO sia l’Audit: è fondamentale individuare errori tecnici che possono impattare negativamente sul posizionamento e scoprire se sono necessarie delle implementazioni.
Lo strumento più completo per analizzare un sito, a nostro parere, è Screaming Frog.
Si tratta di uno Spider tool avanzato che simula il crawler di Google e restituisce un report molto dettagliato del sito, indicando stato delle pagine, link in entrata e in uscita, canonical, Meta Tag, Hreflang e molto altro.
Si tratta di uno strumento indispensabile che però ha un contro: essendo un programma desktop, può essere installato su un solo computer. Tuttavia, è possibile accedere da remoto al dispositivo che lo ospita attraverso apposite applicazioni.
Gli strumenti utili alla SEO sono moltissimi, ma prima di far riferimento a dati e numeri bisogna imparare a “usare il cervello“: senza un opportuno ragionamento su settore di riferimento, intenti di ricerca e obiettivi realmente raggiungibili, le metriche fornite dai tool possono voler dire tutto o niente. Per questo è importante iniziare con un’approfondita analisi, senza la quale ogni sforzo potrebbe essere vano!
E tu quali strumenti SEO usi per lavorare al meglio? Faccelo sapere nei commenti!