Come molti di noi sanno, SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, che letteralmente possiamo tradurre come Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. In sostanza, però, possiamo affermare che la SEO non è altro che l’insieme delle operazioni che svolgiamo su un sito con un solo grande fine: piacere a Google (e agli altri Motori) e fare in modo che il nostro sito appaia tra i primi risultati di ricerca.
Nessuno di noi ha la palla di vetro e può prevedere tutti i fattori che Google prende in considerazione nel decidere i posizionamenti – basti pensare ai “danni” che molti hanno subito dopo il Medical Update di agosto – ma fornisce ad ogni Consulente SEO una serie di strumenti che lo aiutano a sviluppare una strategia idonea e a comprendere se sono necessarie integrazioni e migliorie.
Scopriamoli insieme e approfondiamo in che modo possiamo usarli proficuamente per il nostro sito!
Google Search Console
La Search Console è forse lo strumento numero 1 per chi fa SEO, perché fornisce una panoramica generale sull’andamento del sito da un punto di vista esclusivamente organico, escludendo quindi tutti gli utenti provenienti da Paid Search (per quello esiste Google Analytics, che andiamo ad analizzare tra poco) e altre Sorgenti.
La Search Console permette di valutare le prestazioni del nostro sito prendendo in considerazione le seguenti metriche:
- Click totali
- Impressioni totali
- CTR media
- Posizione media
Ci consente, inoltre, di approfondire queste metriche per determinate Pagine e Query di ricerca e di confrontare tra loro due diversi periodi, così da valutare eventuali fluttuazioni. Grazie a questi parametri, possiamo capire se le Parole Chiave per le quali stiamo lavorando stanno dando i loro frutti.
Altro strumento utile è il Controllo URL, con il quale possiamo richiedere a Google l’indicizzazione di determinati contenuti, ad esempio quando scriviamo un articolo sul blog o modifichiamo una pagina.
Anche per quanto riguarda i Link, la Search Console ci fornisce un quadro abbastanza completo dei Backlink, dei link interni e di quelli verso l’esterno.
Per scoprire tutte le opportunità di questo utilissimo strumento, ti rimandiamo all’articolo Google Search Console: una guida pratica, dove potrai approfondire ogni funzione di questo tool.
Google Analytics
Analytics è l’altro grande colosso messo in piedi da Google per analizzare i siti. Come accennavo poco fa, al contrario della Search Console, Analytics fornisce informazioni sull’andamento del sito prendendo in considerazione anche i dati relativi al pubblico proveniente da Paid Search e da altre fonti come i Social Network.
Scopriamo brevemente quelle che consideriamo le metriche più utili ai fini della SEO:
Pubblico
In questa sezione è possibile analizzare in modo approfondito gli utenti che visitano il nostro sito, quanti di loro sono nuovi e quanti sono ritornati, le loro caratteristiche demografiche (età, sesso), i loro interessi e il loro comportamento.
Questo ci dà una mano nella scelta del nostro target, ad esempio, nel caso in cui dovessimo far partire una campagna pubblicitaria a pagamento.
Acquisizione
Questa sezione ci fornisce un quadro generale della provenienza degli utenti, indicando quanti di loro arrivano da Ricerca Organica, quanti da Paid Search, da Referral o da Ricerca Diretta.
Inoltre, Analytics è integrato con Google Ads, che ci consente di visualizzare le campagne attive al momento.
Comportamento
Quest’area di Analytics ci fa vedere quale sia il comportamento dell’utente sul nostro sito: pagine di ingresso e di uscita, parole ricercate al suo interno e – parte secondo noi utilissima – il flusso di comportamento, che riporta esattamente il percorso fatto dagli utenti sul nostro sito, evidenziando quanti di loro hanno visitato più di una pagina, quali e quante sono state le interazioni, quanti hanno abbandonato la pagina sulla quale erano.
Ovviamente Analytics è uno strumento vastissimo e queste sono solo alcune delle sue funzionalità. Se può interessarvi un articolo completo su questo argomento, fatecelo sapere! Provvederemo a realizzare una guida così come abbiamo fatto per la Search Console.
Google PageSpeed
Come tutti sappiamo, la velocità di un sito è determinante per il posizionamento sui Motori di Ricerca.
Più un sito è lento, minore è la possibilità di comparire tra i primi risultati di una ricerca.
Google PageSpeed ci consente di verificare la velocità del nostro sito ed è facile da utilizzare: basta inserire il link del sito del quale vogliamo misurare la velocità e presto ci viene restituito il risultato sia da Mobile che da Desktop.
Inoltre, lo strumento elenca nella sezione Opportunità gli elementi che, se migliorati, possono influire in maniera positiva sulla velocità del sito, indicando quanti secondi verrebbero risparmiati. Anche in Diagnostica sono fornite ulteriori informazioni su tutte quelle problematiche che comportano la lentezza di un sito, con indicazioni di come poterle risolvere.
Google Trends
Trends è uno strumento di Google estremamente facile da utilizzare, ma che ci fornisce una panoramica molto estesa degli argomenti di tendenza in un determinato momento. È molto utile nel caso in cui si voglia parlare di un argomento “caldo” sul proprio blog e fare Instant Marketing: permette, come si dice in gergo, di “cavalcare l’onda”, sfruttando appunto il trend del momento in Italia o all’estero.
In questo caso, consigliamo di utilizzare la funzione Tendenze nelle Ricerche, che fornisce i trend della giornata e il volume delle ricerche.
Se invece vogliamo verificare l’andamento di un determinato topic, possiamo sfruttare la sezione Esplora, che ci consente di analizzarne l’evoluzione per periodi anche molto lunghi e di confrontarlo con altri topic. Interessante è anche la possibilità di esplorare argomenti correlati e query associate, oltre che l’interesse per regione.
Inoltre, ogni anno Google Trends pubblica un grande report nel quale illustra tutti gli argomenti di tendenza dell’anno precedente: un’interessante fotografia degli utenti del web.
Google Alert
Quando scriviamo per un blog e siamo a corto di idee, possiamo anche sfruttare Google Alert: basta attivare un avviso per la Parola Chiave alla quale siamo interessati e Google ci invierà un’e-mail con tutti i nuovi contenuti indicizzati relativi ad essa.
Questo ci consente non solo di prendere spunto dall’attività degli altri, ma anche di monitorare quella dei competitor: ad esempio, se sul nostro e-commerce vendiamo creme all’Olio di Argan e vogliamo rimanere sempre aggiornati su ciò che si dice sul web di questo argomento, creo un Alert per la Query “crema all’olio di Argan” e, se il nostro competitor dovesse pubblicare qualcosa, sicuramente lo scopriremo!
Inoltre abbiamo la possibilità di scegliere con quanta frequenza ricevere l’avviso, selezionare solo determinate aree geografiche e la lingua di base.
Strumento di Test per i Dati Strutturati
Recentemente abbiamo parlato dell’importanza dei Dati Strutturati per arricchire i risultati in SERP (Rich Snippets) con Stelline, Prezzi prodotti e molto altro. Per supportarci in queste implementazioni, Google ha messo a disposizione lo Strumento di Test per i Dati Strutturati che permette di verificare che i Dati Strutturati inseriti nelle pagine web siano sintatticamente validi e correttamente interpretabili da Google.
Tramite questo strumento possiamo quindi:
- verificare i Dati Strutturati del nostro sito;
- analizzare quelli dei siti competitor per studiare come li hanno formattati e quali valori hanno impostato per ottenere particolari features o Rich Snippet
Google Consumer Barometer
L’ultimo strumento che esploriamo oggi è il Consumer Barometer. Anche questo, come Analytics e Search Console, è un tool estremamente vasto che ci regala gratuitamente una quantità incredibile di informazioni sul comportamento degli utenti.
Questa tipologia di strumento è utilissima per creare le proprie Buyer Personas: i dati che fornisce sono assolutamente affidabili, perché estrapolati da questionari sottoposti ad un campione rappresentativo della popolazione. In particolare, possiamo scoprire come gli utenti utilizzano Internet, qual è il loro comportamento online quando si tratta di effettuare un acquisto, come vivono il web delle fette di mercato ben precise, come i Millennials e le Digital Moms.
Come per Trends, anche il Consumer Barometer ci dà informazioni non solo per il pubblico italiano, ma anche per quello proveniente da altri paesi del mondo.
Ad esempio, se dovessimo proporre il nostro prodotto in Kenya, dove il Digital Divide è ancora molto forte (solo il 53% della popolazione usa Internet per scopi personali), dovremmo pensare di accostare alla nostra attività online anche delle azioni offline, magari in TV. La televisione, infatti, è il secondo device più utilizzato in Kenya dopo il cellulare (indicato da Google come Basic Mobile Phone), mentre lo Smartphone con accesso a Internet è solo al terzo posto.
Questi sono secondo noi gli strumenti forniti da Google più utili per fare SEO. Oggi li abbiamo analizzati solo sommariamente, ma le funzioni che offrono sono moltissime, come le possibilità di utilizzarli per sviluppare una strategia efficace!